La Commissione si riunì a Roma, prima nei locali Anpi di via Savoia 13, poi in via Guidubaldo del Monte, dal 29 dicembre 1945 al febbraio 1950, con cadenza irregolare. Il maggior numero di sedute – in totale 303 – si ebbe nel 1947, quando, da gennaio a dicembre, la Commissione si riunì dalle nove alle diciassette volte al mese.
La documentazione conservata comprende perlopiù elenchi di nominativi di partigiani isolati e di membri di formazioni, con la qualifica ottenuta e, spesso ma non sempre, i verbali – solitamente vergati a mano – della sottocommissione, composta da due o tre membri, che si era occupata dell’indagine. Le sottocommissioni curavano appunto casi specifici – comprese proposte di commutazione di qualifica – relativamente ai quali i membri designati avevano, per esperienza e scelte personali (l’appartenenza a un partito, la partecipazione alla Resistenza nell’area o nella formazione considerata, etc.), particolare competenza.
I membri di Commissione non furono tutti presenti contemporaneamente, e alcuni furono sostituiti da altri nel corso dei lavori, ma i meccanismi e le tempistiche di avvicendamento non sono del tutto chiari. Come si accennava, inoltre, di nessun commissario i verbali restituiscono informazioni relative alle formazioni rappresentate o ai partiti politici di appartenenza, che emergono solo attraverso altre fonti. La documentazione non lascia dedurre neanche chi fossero i rappresentanti del ministero della guerra.
Come le altre Commissioni di primo grado, anche quella laziale si occupò dell’attribuzione dei gradi partigiani ai singoli e della categorizzazione delle formazioni. Per il resto, come già detto, la documentazione non risulta utile a trarre informazioni generali sul lavoro del primo grado.
(Scheda in via di definizione)
[Isabella Insolvibile]